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Imposta di successione e donazione: cosa cambia dal prossimo anno

Dalla Riforma fiscale nuove norme di razionalizzazione delle imposte indirette

È forse proprio l’imposta di successione la maggiore novità attuativa contenuta nella legge delega di Riforma fiscale. Semplificazioni ufficializzate lo scorso 2 ottobre con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto legislativo n. 139 del 18 settembre 2024: “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA”.

 

Dalla parte dei giovani

Oltre a rendere calcoli e pagamenti più snelli, il decreto punta a semplificare e agevolare la tassazione dei trust, in passato vincolata (secondo articolo 2, comma 47, del Dl n. 262 del 3 novembre 2006) a quella indiretta come da articolo 1, comma 1, del Dlgs n. 346 del 31 ottobre1990 o al principio della tassazione in uscita, cui unico vantaggio era eventualmente la possibilità di pagamento anticipato. Per quanto la Riforma fiscale sancisce che la tassazione sia applicata solo in coincidenza al reale ed effettivo trasferimento di beni e diritti al beneficiario, l’applicazione anticipata di tasse è sì prevista al momento della dichiarazione di successione o quando i beni vengono trasferiti nel trust, ma in questo caso non ve ne sarà una ulteriore quando i beni verranno trasferiti al beneficiario. Tra le semplificazioni al via a partire dal prossimo 1° gennaio, inoltre, uno specifico vantaggio guarda agli eredi under 26, che potranno fruire dell’attivo ereditario per far fronte alle spese di imposte di bollo, costi catastali e ipotecari.

 

Autoliquidazione su imposta di successione e registro

Con il DL 139 i vantaggi interessano tanto l’imposta di successione quanto quella di registro, che beneficeranno di una modalità di autoliquidazione. Liquidate obbligatoriamente entro 90 giorni, assumeranno caratteristica di imposta principale, mentre ogni eventuale tassazione dovuta a rettifica sarà considerato di natura complementare. Per quella di registro, in particolare, risulteranno più razionali anche i coefficienti da applicare alle rendite vitalizie con interessi pari o inferiori allo 0,1%. L’obbligo di corrispondere il pagamento dell’imposta di bollo a mezzo F24 si accompagna poi con il vantaggio della compensazione, mentre l’introduzione della dichiarazione integrativa renderà più semplice correggere eventuali omissioni o errori. Dichiarazioni di successione telematiche e precompilate mirano, in seno alla semplificazione, a facilitare l’iter riducendo anche il rischio d’irregolarità.

 

Semplificati i trasferimenti aziendali a carattere familiare

Novità importante è infine l’esenzione dalle imposte per le operazioni di trasferimento quote o azioni tra familiari. Purché già sussista o sia garantito il controllo di diritto della società (con durata non inferiore ai 5 anni), infatti, il gravame dei tributi non avrà luogo per successioni di società di capitali e di cooperative (secondo ipotesi anche per società di persone) a favore di coniuge e discendenti. Le agevolazioni sono applicabili anche in caso di società residenti in paesi esteri UE o SEE, ma anche nazioni terze che garantiscano un adeguato scambio d’informazioni.