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Detrazioni e bonus per recupero edilizio e riqualificazione energetica

La nuova Legge di Bilancio ridefinisce termini e modalità: le priorità del Legislatore

 Per quanto attiene le agevolazioni fiscali, la Legge di Bilancio 2025 si concentra soprattutto sugli interventi di recupero e riqualificazione energetica degli edifici. Una scelta, quella del Legislatore, che interviene in maniera risoluta sia su aliquote che modalità d’accesso.

 

Introdotto un limite reddituale

Tra le novità spicca il nuovo parametro reddituale che pone limiti d’accesso alle detrazioni. In particolare, è stabilito un tetto massimo detraibile di 14.000 euro per quanti abbiano un reddito complessivo compreso tra i 75.000 e i 100.000 euro, mentre per gli importi superiori la detrazione ammissimile è pari a 8.000 euro. Il calcolo del reddito totale, tuttavia, integrerà il numero degli eventuali figli a carico: per il calcolo serve moltiplicare l’imponibile per un coefficiente pari a 0,50 in assenza di figli, 0,70 se si ha un figlio, 0,85 per due, 1,00 qualora si annoverino più di due figli a carico o almeno uno con disabilità accertata.

 

Addio superbonus: come funziona ora

È ufficialmente conclusa l’agevolazione introdotta dal Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020 e, a partire dal 1° gennaio scorso, per la casa principale sono previste detrazioni pari al 50% (fino ad un massimo di spesa agevolata di 96.000 euro) per l’anno corrente. L’aliquota si ridurrà quindi al 36% per le spese che andranno a ricadere nel 2026 e 2027. Qualora si tratti di seconde case, invece, fermo restando il tetto dei 96.000 euro, l’aliquota risulta del 36% per il 2025 e del 30% per i due anni successivi. La Legge di Bilancio estingue anche il bonus sulle caldaie tradizionali (quelle a combustibile fossile). La sostituzione del gruppo elettrogeno d’emergenza con un modello di nuova generazione continuerà tuttavia a garantire una detrazione del 50%.

Unica eccezione all’estinzione del superbonus riguarda quanti vantino crediti pregressi. Fermo restando che il cosiddetto “110%” sia da considerarsi a tutti gli effetti cessato con l’inizio dell’anno corrente, un’aliquota del 65% potrà interessare le spese sostenute nel 2025 qualora, in seno al superbonus, al 15 novembre scorso risultino: presentata CILA-S per interventi diversi rispetto a quelli già attivati per i condomìni; adottata la delibera assembleare che approvi i lavori; presentata l’istanza per l’ottenimento del titolo abilitativo qualora gli interventi interessino demolizione o ricostruzione degli edifici.

 

Modifiche anche per sismabonus ed ecobonus

Interventi di riqualificazione energetica (art.4 del Decreto Legge n. 63 del 4 giugno 2013) o finalizzati alla riduzione del rischio sismico (art.16, comma 1bis e seguenti del suddetto Decreto Legge) godranno delle medesime detrazioni IRPEF/IRES previste per il recupero edilizio, tanto per l’anno corrente che i successivi due. Come già anticipato, poi, da quest’anno le caldaie tradizionali non godranno di sgravi fiscali, e questo include anche facilitazioni in precedenza in capo all’ecobonus.

  

Mobili ed elettrodomestici

È stato prorogato il “bonus mobili”, che consente una detrazione del 50% per mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Allo stesso modo rimane inalterato il “bonus elettrodomestici” che garantisce (fino ad esaurimento stanziamenti) agevolazioni fino al 30% e comunque non oltre i 100 euro (200 se in presenza di ISEE inferiore ai 25.000 euro), purché l’elettrodomestico acquistato non risulti inferiore ad una classe energetica B e si dimostri contestuale smaltimento del precedente che andrà a sostituire.