Con la manovra prendono il la anche altre novità a tema fiscalità e accise
Il Governo ha varato la Legge di Bilancio 2025 e, con essa, un pacchetto di misure per quasi 30 miliardi di euro. Tra i principali obbiettivi della manovra: famiglie, sanità e taglio del cuneo fiscale.
Dalla parte delle famiglie
Come annunciato, il provvedimento licenziato lo scorso martedì introduce soluzioni specificatamente pensate per la famiglia e il sostegno alla natalità. Tra queste: estensione della decontribuzione per lavoratrici autonome e madri, potenziamento dei congedi parentali, 1.000 euro ai neo-genitori con ISEE non superiore ai 40mila euro, bonus asili nido, agevolazioni per i pensionati di settori pubblico e privato che scelgano di rimanere al lavoro, ma anche revisione delle detrazioni (proporzionate al numero di familiari) e dell’assegno unico. ll taglio del cuneo fiscale interesserà in particolare i redditi fino a 35.000 euro. L’accorpamento delle aliquote IRPEF in scaglioni (come già per lo scorso anno) vedrà per le prime due la possibilità (risorse disponibili permettendo) d’estendere il taglio fino a 50.000 euro.
Sanità, lavoro, giovani, donne
Quello della Sanità è il comparto per cui è previsto il maggior investimento: ben 3 miliardi in più rispetto al 2024, in gran parte derivati da istituti bancari e assicurazioni. Accanto alle prorogate Ape sociale, Opzione donna e Quota 103, specifiche attenzioni interesseranno gli incentivi all’occupazione di giovani e donne del Mezzogiorno, mentre sono confermate la decontribuzione per le aziende insistenti in Zone Economiche Speciali (ZES) e gli incentivi per l’autoimpiego a vantaggio di sviluppo nuove tecnologie, ecologia e transizione digitale. Aumentati infine gli importi per fringe benefits a favore di nuovi assunti che trasferiscano la residenza di oltre 100 chilometri.
Ravvedimento speciale, accise e bonus casa
Il DLgs Bilancio interverrebbe a meglio definire i contorni del ravvedimento speciale per chi intende aderire al concordato preventivo biennale e che nel biennio 2020-2021 siano stati esclusi dall’applicazione ISA a seguito COVID-19. A lungo si è poi vociferato dell’aumento delle accise sul gasolio, di fatto parificandole a quelle della benzina, sembrerebbe tuttavia la norma s’attenga invece solo a novità di carattere amministrativo a tema gas naturale, energia elettrica, oli lubrificanti e prodotti da fumo. Per diesel e benzina, ha dichiarato Giorgetti “non si parla di innalzare le accise sul gasolio al livello di quelle sulla benzina, ma di una rimodulazione delle due”.
Iter e tempistiche
Il prossimo 21 ottobre la Legge di Bilancio vedrà l’avvio dell’iter approvativo alla Camera: un procedimento da più parti auspicato rapido e privo di intoppi. Se infatti si auspica la sua approvazione definitiva entro Natale, le forze politiche sembrano concordi nel voler evitare un eventuale esercizio provvisorio.