Entro l’11 dicembre Srl, Spa, Sapa, società cooperative (e non solo) dovranno provvedere
È del 26 gennaio 2023 la messa in mora dell’Italia da parte della Commissione Europea per l’intempestiva istituzione del Registro dei titolari effettivi. Nei mesi successivi il nostro Paese ha provveduto, ma è ufficialmente a far data dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 9 ottobre scorso del Decreto MIMIT del 29 settembre 2023 che il Registro è entrato pienamente nella sua fase operativa: il “conto alla rovescia” di 60 giorni per la trasmissione telematica dei dati.
Prodromi di legge all’attivazione del Registro
L’art. 21 del D. Lgs. 231 del 21 novembre 2007, in osservanza della direttiva comunitaria 2006/70/CE dell’1 agosto 2006, interveniva sul tema della prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e finanziamento del terrorismo. A seguire la direttiva UE n. 849 del 20 maggio 2015, ripresa dalla IV direttiva antiriciclaggio (D.L. 90 del 25 maggio 2017). Il Parlamento europeo avrebbe quindi suggerito necessità di un registro, ad aggiornamento annuale, cui far confluire i nominativi dei titolari effettivi di imprese con personalità giuridica, persone giuridiche private, trust e istituti giuridici affini. Sopraggiunto il timore di un’indiscriminata diffusione di dette informazioni, nonostante il Decreto n. 55 dell’11 marzo 2022 (in materia di comunicazione, accesso e consultazione dei dati relativi alla titolarità d’impresa) si è dovuto attendere il chiarificatore parere della Corte di giustizia UE (cause riunite C-37/20 e C-601/20 del 22 novembre scorso) perché il Registro avviasse il suo iter definitivo. Anche in ragione di questo lungo processo, tuttavia, quello italiano risulta ad oggi il Registro a maggior tutela e garanzia di privacy.
Gli obblighi da assolvere
Entro l’11 dicembre prossimo Srl, Spa, Sapa e società cooperative, associazioni, fondazioni e istituzioni private con personalità giuridica, trust e affini dovranno procedere ad accreditamento e conseguente invio telematico (esente da bollo) dei nominativi (dati e informazioni possono esser forniti in autodichiarazione) per mezzo del nuovo applicativo “DIRE”. In alternativa, per la compilazione e l’invio delle istanze, si potrà disporre della modulistica ministeriale. Tra le occorrenze: sottoscrizione di un contratto per l’utilizzo del servizio Telemaco, Firma digitale e PEC ove ricevere le comunicazioni da parte della Camera di Commercio. Non è consentita la procura speciale.
Imprese con personalità giuridica, persone giuridiche private, trust e istituti giuridici affini costituitisi successivamente al 9 ottobre 2023 dovranno provvedere a comunicazione entro 30 giorni dall’iscrizione nei registri. Analogo arco temporale è stabilito per la comunicazione di eventuali variazioni successive il primo invio dei dati. A partire dal prossimo anno e con cadenza annuale, inoltre, quanto segnalato in merito ai titolari effettivi andrà confermato o aggiornato entro il dodicesimo mese a far data dalla prima comunicazione o dall’ultima variazione o conferma. Per le imprese con personalità giuridica detto onere potrà essere coincidente con il deposito di bilancio.