Decreto lavoro: dal welfare agli indennizzi scuola-lavoro

2° parte – welfare, sicurezza e indennizzi scuola-lavoro: cosa sapere

Ai temi trattati nell’articolo precedente si aggiungono qui altre segnalazioni di quanto a nostro avviso meritino approfondimento i contenuti del Decreto lavoro. In particolare:

 

  1. Assunzione di percettori Assegno d’inclusione e Neet

L’imprenditore che assumesse a tempo indeterminato, apprendistato incluso, beneficiari del nuovo Assegno d’inclusione, potrebbe avvantaggiarsi di un esonero contributivo del 100% (fino a 8mila euro l’anno) per 12 mensilità raddoppiabili in caso di trasformazione di un contratto a termine. Lo sgravio sarebbe invece pari al 50% in caso di assunzioni a tempo determinato o stagionale. Agevolazioni sono previste anche in caso d’assunzione di giovani fino ai 30 anni d’età al loro primo lavoro purché inseriti nel programma “Iniziativa Occupazione Giovani”. In questo caso l’imprenditore beneficerebbe per 12 mesi di un incentivo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile a fini previdenziali. Vantaggio, in più, parzialmente cumulabile con altri incentivi.

  1. Offerta congrua di lavoro

Interviene a chiarire i contorni entro i quali un’offerta di lavoro rifiutata possa far perdere il sussidio. Una novità importante che richiama l’obbligo di un percipiente dell’assegno d’inclusione attivabile lavorativamente ad accettare l’offerta di un lavoro a tempo indeterminato in tutta Italia. Ma lo stesso dicasi anche per un lavoro a termine superiore ai 12 mesi o un tempo parziale che raggiunga almeno il 60% del monte ore del tempo pieno. Ovviamente il tutto deve ottemperare a retribuzioni in linea con i contratti collettivi. Per contratti di durata compresa tra un mese e l’anno il luogo di lavoro non deve distare più di 80 chilometri dal domicilio dell’interessato.

  1. Pacchetto welfare

I fringe benefit esentasse per i lavori dipendenti con figli minori vedono l’aumento fino a 3mila euro. Stessa soglia esentasse anche per utenze domestiche di servizio idrico integrato, corrente e gas.

  1. Sicurezza sul lavoro

Un maggiore e più agile condivisione dei dati è quanto previsto dal Decreto lavoro. Enti pubblici e privati, potranno così cooperare in modo fattivo con l’Ispettorato nazionale del lavoro e orientare l’azione ispettiva ove siano ravvisabili fattori di rischio per la salute o la sicurezza del lavoratore, ma anche lavoro irregolare, evasione od omissione contributiva.

  1. Scuola lavoro e formazione

Obiettivo del Decreto: promuovere la full immersion dell’alternanza scuola-lavoro per mezzo di specifiche attenzioni a prevenzione e sicurezza, ma attivare al contempo un fondo assicurativo d’indennizzo a tutela di eventuali casi d’incidente. Orientamento più oculato e accurata valutazione di predisposizioni e skill dei giovani, corredati ad un Dvr ad hoc per l’azienda e costante monitoraggio, dovrebbero portare nei desideri del Legislatore ad una pervicace esperienza, affrancandola al contempo da terribili tragedie come quelle di recente offerte alla cronaca. La formazione è però centrale nel Decreto anche per i non più giovanissimi: dal 1° settembre prossimo debutterà infatti un nuovo strumento a beneficio di quanti, inoccupati fra i 18 e i 59 anni, in condizioni di povertà assoluta (ma con requisiti non idonei a rientrare nell’alveo dei percipienti l’Assegno d’inclusione) vogliano formarsi. L’interessato potrà ricevere benefici economici pari a 350 euro mensili per partecipare a progetti di formazione o progetti di utilità pubblica. Il tutto fino ad un massimo di 12 mensilità.