Novità Legge 76 partecipazione lavoratori all'azienda Siudio Gnecchi

Partecipazione dei lavoratori: la nuova legge su utili, capitale e governance

Lo scopo: più collaborazione, preservare posti di lavoro e valorizzare l’azienda

La Legge n. 76 dello scorso 15 maggio mira, in ossequio ai principi europei, a favorire i rapporti e la collaborazione tra datori di lavoro e dipendenti per il benessere sociale e dell’azienda stessa.

 

Lavoratori più coinvolti e imprese fiorenti

Riprendendo quanto previsto dall’art. 46 della Costituzione, la nuova norma interessa tanto gli aspetti gestionali che economici, consultivi e organizzativi dell’impresa. Il suo focus: il diretto coinvolgimento dei dipendenti, così da garantire e implementare i livelli occupazionali nel Paese, al contempo accrescendo sostenibilità sociale e democrazia economica. Quattro in particolare le previste forme di coinvolgimento:

  • Partecipazione gestionale (con i lavoratorirappresentati sia nei consigli di sorveglianza che di amministrazione nella forma e con le modalità previste dagli statuti aziendali).
  • Partecipazione economica e finanziaria (sia sulla base dei risultati dell’azienda che acquisendone azioni o parte del capitale. Per l’anno in corso un’apposita deroga consentirà inoltre un’imposta sostitutiva agevolataper ogni dipendente che abbia a percepire fino a 5.000 euro annui, qualora l’azienda dimostri d’aver distribuito almeno il 10% degli utili. Sempre per il 2025, gli eventuali dividendi frutto d’azioni offerte al posto di premi di risultato saranno esenti da imposte per il 50% dell’ammontare purché non superiore ai 1.500 euro).
  • Partecipazione organizzativa (le fasi produttive e organizzative della vita dell’impresa potranno vedere il coinvolgimento dei dipendenti attraverso commissioni pariteticheil cui scopo sia finalizzato a portarvi innovazione, benessere organizzativo e qualità del lavoro. Questi consessi vedranno sedere al tavolo rappresentanti dell’azienda e dei lavoratori in egual numero. Saranno inoltre favorite le figure interne che desiderino attivarsi proattivamente per attività di formazione, welfare, inclusione, conciliazione lavoro e tempo libero).
  • Partecipazione consultiva (rappresentanze sindacali unitarie, aziendali, rappresentanti dei lavoratori e strutture territoriali degli enti bilaterali di settore potranno promuovere proposte o fornire pareri inerenti le scelte dell’azienda. Commissioni paritetiche saranno inoltre oggetto di consultazione preventiva per decisioni di particolare valore strategico)

 

Novità per gli statuti delle aziende

La legge n. 76 prevede la possibilità d’inserire negli statuti societari la partecipazione dei lavoratori alle più importanti scelte aziendali: diritto che sarà esercitato attraverso la nomina di loro rappresentanti tanto in seno agli organi di amministrazione che di controllo. In particolare, uno o più rappresentanti dei lavoratori ne incarneranno la visione nel consiglio di sorveglianza qualora si tratti di società con sistema dualistico, mentre per le altre siederanno nel consiglio di amministrazione e, laddove esista, nel comitato per il controllo sulla gestione. I designati, afferma tuttavia la norma, non potranno assumere incarichi direttivi nei tre anni successivi lo scadere del mandato (a meno che non li rivestissero già in precedenza).

Una Commissione nazionale permanente per la partecipazione dei lavoratori prenderà sede, a seguito dell’introduzione della nuova legge, presso il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Si comporrà di rappresentanti dello stesso Cnel, del Ministero del Lavoro, delle Politiche sociali ed esperti indicati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.