Tasse e partite Iva: verso la rateizzazione mensile senza interessi

Tra le proposte anche l’uso della carta di credito e dilazioni per contributi pensionistici

La norma era già stata introdotta in forma sperimentale e straordinaria a gennaio. Ora il Governo pare intenzionato a rendere strutturale questa soluzione che promette benefici tanto al lavoratore autonomo che al sistema fiscale. Le partite Iva potranno così rateizzare il maxi acconto annuale e, invece che corrisponderlo in unica rata a novembre, pagheranno le tasse con cadenza mensile, non diversamente da come fanno pensionati o lavoratori dipendenti. La novità coinvolgerà, a partire da quest’anno, tutti gli autonomi che dichiarano meno di 170mila euro all’anno, allargando dunque la platea degli interessati a circa 5 milioni di partite Iva.

 

I motivi della scelta

Duplice il fine Governo: da un lato la novità di legge eviterà anticipi e stime sul dichiarato dell’anno precedente, garantirà a imprenditori e imprese più liquidità, ma anche un più oculato e continuativo controllo sulle uscite. La dilazione dei pagamenti non prevederà interessi e risulterà a costo zero per lo Stato. Non solo: quest’ultimo beneficerà di un gettito più regolare, equo e continuativo. Tra gli obbiettivi di lungo periodo, infine, soluzioni sempre più agili e “smart” per i pagamenti, ma anche il superamento delle ritenute d’acconto.

 

Lo stato dell’arte

L’introduzione della novità fiscale sembra trovare condiviso sostegno alle Camere e, per quanto l’ufficializzazione dovrà attendere gli sviluppi del normale iter legislativo, pare aver raccolto placet bipartisan. Per il 2024 la rateizzazione assumerà dunque la forma di una soluzione in 5 mesi, così da “traghettare” la dilazione fino al prossimo gennaio, quanto il pagamento mensile delle tasse dovrebbe diventare uso comune.

 

Verso una maggiore semplificazione

Tra le altre novità che guardano a facilitare i rapporti con l’Agenzia delle Entrate e abbreviare l’iter burocratico, si discuterà della possibilità di pagare le tasse tramite carta di credito: strumento più agile e di facile fruizione. Tra i desiderata del Governo, inoltre, è che lo stesso possa essere impiegato anche per il versamento dei contributi pensionistici ad INPS o alle rispettive casse professionali. Non solo: sulla scorta dei pareri favorevoli circa la rateizzazione delle tasse, infatti, anche per detti versamenti si sta facendo strada l’ipotesi di dilazionare il secondo acconto (quello di novembre) in più tranche.