Riforma nella successione studio Gnecchi

Successioni e donazioni: da quest’anno semplificazioni per gli eredi

Inoltre con l’abolizione del cumulo agevolati i destinatari di patrimoni elevati

Dal 30 ottobre scorso sono entrate in vigore le novità a tema successione e donazione contenute nel D.Lgs. n. 139 del 18 settembre 2024. Scopo del Legislatore era introdurre una razionalizzazione delle imposte indirette intervenendo a semplificare quanto già contenuto nel D.Lgs. n. 346 del 31 ottobre 1990, da ben 35 anni Testo unico di riferimento in materia.  

 

Esenzione per i trasferimenti di partecipazioni che integrano un controllo già esistente

Alla luce della riforma, il nuovo art. 3, prevede espressamente che non sono soggetti ad imposta i trasferimenti di azioni o quote con cui è incrementato un controllo già esistente.

 

Autoliquidazione dell’imposta 

Tra le novità introdotte o scorso autunno spiccano le possibilità di autoliquidazione e il  pagamento rateale delle imposte di successione, tema su cui è di recente intervenuta l’Agenzia delle entrate che, con la risoluzione n. 2 del 10 gennaio scorso, ha istituito nuovi codici tributo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha inoltre fissato, per l’anno in corso, il saggio degli interessi legali per il calcolo del ravvedimento operoso al 2%, mentre al calcolo del valore di usufrutto e nuda proprietà ha riservato il 2,5%.

 

L’abolizione del coacervo 

Tra le norme entrate in vigore al 1° gennaio scorso, spicca per agevolazione al contribuente l’abolizione del coacervo tra somme donate ed ereditate. Il Testo unico del 1990, infatti, prevedeva che il valore complessivo dell’asse ereditario fosse risultante dalla somma di tutte le donazioni fatte loro e, su quello si calcolassero le aliquote dovute. Alla successione sarebbe corrisposta quella più alta e onerosa. La Legge n. 283 del 18 ottobre 2001 era invero intervenuta ad abrogare ogni imposta, fatto salvo vederle reintrodotte cinque anni più tardi dalla Legge n. 286 del 24 novembre 2006. Quest’ultimo aggiornamento era calato senza però fare chiarezza proprio sul coacervo, tema reso ancor più complesso dall’introduzione, sul valore globale, di aliquote fisse e non più progressive.

 

Una decisione a lungo attesa

Che il coacervo rappresentasse, dopo la riforma del 2006, un tema che andava affrontato, lo dimostrano le numerosissime sentenze che hanno visto in più occasioni la Cassazione dalla parte dei contribuenti (una per tutte: la n. 578 del 15 gennaio 2019) ma, soprattutto, l’Agenzia delle Entrate, riconoscere la non applicabilità del coacervo con la circolare n. 29/E del 19 ottobre 2023.

 

Molte altre semplificazioni

Grazie alla riforma fiscale sulle successioni e donazioni, con l’anno in corso sono svariate le semplificazioni che si possono apprezzare. Tra queste: la presentazione dei documenti direttamente online senza bisogno di attendere il certificato di morte dal Comune o fornire documenti catastali. Accanto alla già citata possibilità di pagare a rate, inoltre, per gli under 26 sono previste delle agevolazioni per lo svincolo delle disponibilità del conto intestato al defunto.