Delega fiscale: novità per Irpef, iva e contribuenti virtuosi – parte 2

Nei prossimi due anni vari decreti attuativi porteranno alla revisione del sistema tributario

Molte le novità introdotte dalla legge delega, la cui struttura abbiamo approfondito nell’articolo della scorsa settimana. Di seguito analizziamo alcuni aspetti di certo interesse:

 

Le aliquote Irpef

 Se nel lungo periodo l’obbiettivo è raggiungere un’aliquota unica (flat tax), a breve termine, secondo principio di progressività, si passerà da 4 a 3 aliquote, probabilmente attraverso la fusione dei primi due scaglioni di reddito. Il riordino vedrà anche deduzioni dalla base imponibile, detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta, ma anche specifiche attenzioni per autonomi e imprese individuali (che potrebbero già dal prossimo novembre rateizzare acconti e saldi Irpef). L’imprenditore dovrebbe in particolare avvantaggiarsi di una migliore e più razionale distribuzione nel tempo del carico fiscale. Per i lavoratori dipendenti è invece introdotta tassazione agevolata su straordinari, tredicesima e premi di produttività.

 

Novità Iva e Ires

L’Iva sarà più aderente alla normativa europea: dall’effettivo utilizzo dei beni e dei servizi impiegati per le operazioni soggette all’imposta, passando per le attenzioni ai fabbricati, fino alla possibilità d’esercitare il diritto alla detrazione al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui la fattura è ricevuta. Ma l’orientamento è anche quello di azzerare l’Iva su beni di prima necessità come pane o latte.

Per l’Ires è confermata l’aliquota ordinaria al 24%, ma in più sono previsti specifici vantaggi per le imprese che si impegnino in nuovi investimenti, assunzioni o partecipazione agli utili dei dipendenti. Alcuni superammortamenti avvantaggeranno infine come incentivo fiscale le aziende che non beneficino delle eventuali riduzioni.

 

Premi per i contribuenti virtuosi

Incentivi e valorizzazioni premieranno i contribuenti più affidabili: li avvantaggeranno tempi di rimborso ridotti e agevolazioni per le attività di certificazione delle dichiarazioni fiscali (da delegare, anche in via esclusiva, a professionisti abilitati). Saranno in più abolite, per i contribuenti che si dimostrino collaborativi, le sanzioni penali tributarie. È il caso, ad esempio, di quanti abbiano provveduto all’adempimento collaborativo con comunicazione preventiva dei rischi fiscali ma, più in generale, ai contribuenti che abbiano dato prova di disponibilità a seguito rilevazione di dichiarazione infedele. Sarà infine ridotta la soglia d’accesso alla “cooperative compliance”, che vedrà l’esclusione delle sanzioni amministrative e termini di decadenza ridotti per l’accertamento a chi affidi a un professionista qualificato il proprio sistema di gestione del rischio certificato.

 

Vari altri vantaggi

Tra le molte novità ora effettive e di prossima applicazione:

  • la revisione dell’Irap (che vedrà gradualmente il suo superamento);
  • il preventivo biennale per partite Iva e Pmi (ogni contribuente avrà la possibilità di aderire alla proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, ottenendo propedeutica certezza su quanto dovrà versare);
  • l’ampliamento delle forme di pagamento delle tasse (sarà infatti possibile utilizzare anche il rid bancario);
  • l’estensione della cedolare secca anche ai negozi (purché conduttore sia un esercente, un’attività d’impresa o di arti e professioni);
  • l’abolizione del prelievo forzoso da conto corrente (restano le dovute tutele per il debitore ma sono introdotte forme di razionalizzazione e informatizzazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari).