Delega fiscale: novità per Irpef, iva e contribuenti virtuosi – parte 1

Nei prossimi due anni vari decreti attuativi porteranno alla revisione del sistema tributario

L’obbiettivo è riformare il fisco per renderlo più equo, equilibrato e calato nella realtà: una piccola rivoluzione che vedrà il Governo impegnato, nei prossimi 24 mesi, ad applicare punto per punto i ben 23 articoli distribuiti in 5 titoli. La pubblicazione ufficiale in G.U. della Delega fiscale data il 14 scorso, l’entrata in vigore della Legge sarà il 29 prossimo, mentre un comitato tecnico provvederà, a partire dal mese prossimo, a dare il la alle metodologie applicative che, tradotte in decreti legislativi ad hoc, espleteranno la riforma.

 

La delega nei suoi 5 titoli

I (articoli dall’1 al 4): principi generali e tempistiche attuative.

II (articoli dal 5 al 13): tributi (imposte sui redditi, Iva e Irap); tributi indiretti; indicazioni per il federalismo fiscale regionale; direttive per la revisione del sistema fiscale di comuni, città metropolitane e province; riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici.

III (articoli dal 16 al 20): criteri per procedimenti e sanzioni (procedimento accertativo, di adesione e adempimento spontaneo); revisione del sistema nazionale della riscossione; revisione della disciplina e organizzazione del contenzioso tributario; revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale.

IV (articolo 21): principi e criteri direttivi per il riordino del sistema tributario mediante la redazione di testi unici e di un codice del diritto tributario.

V (articoli dal 22 al 23): disposizioni finanziarie e clausola di salvaguardia.

 

I temi principali

I punti cardine del cambiamento, definito dal Presidente del Consigliouna riforma epocale, strutturale e organica, (…) una nuova idea di Italia, vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per le aziende”, interessano in particolare:  

  • struttura dell’Irpef;
  • revisione dell’Iva;
  • graduale superamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive e tassazione delle imprese (con in particolare il ritorno dell’Iri nel nuovo sistema di tassazione Irpef, così da rendere il più possibile neutrale la scelta della forma giuridica per l’esercizio d’impresa ed evitare derive organizzative inefficienti a solo scopo fiscale);
  • razionalizzazione di svariate imposte (come quella di bollo, quelle su successioni o donazioni);
  • revisione di accise e imposte indirette su produzione e consumi; riordino disposizioni sui giochi pubblici (per i quali resta comunque in essere il pregresso regime concessorio e autorizzatorio);
  • detassamento delle tredicesime e premi produttività (gli specifici sgravi saranno indicati nei futuri decreti legislativi);
  • revisione dell’attività di accertamento (ad esempio superando, per l’accertamento sine die di componenti di reddito pluriennali e perdite d’esercizio, la rigidità della sentenza n. 8550 del 2021 della Corte di Cassazione, Sezioni Unite);
  • revisione del sistema nazionale della riscossione.

 

13 commissioni di esperti pronte al via

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnalato a inizio agosto l’istituzione, con apposito decreto, di uno specifico comitato tecnico che guidi l’attuazione della riforma tributaria: entro il 20 settembre prossimo i coordinatori delle 13 commissioni che lo costituiscono trasmetteranno al Comitato di coordinamento generale gli schemi dei decreti legislativi d’attuazione sviluppati sulla base delle varie aree di competenza. Previa verifica su organicità, attinenza e coerenza alla legge di Delega fiscale, saranno quindi avviati all’iter che li renderà operativi.

Nel prossimo articolo approfondiremo alcuni importanti temi della Legge di riforma che promette tangibili vantaggi quali: “meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci”.